domenica 1 novembre 2009

Manifesto dei Buskers Pirata:

STORIA DEL BUSKERS PIRATA

Il Buskers Pirata nasce nel 2008 dalla voglia di un piccolo gruppo di artisti, bolognesi e non, di creare un evento nuovo per la città, una manifestazione in grado di coinvolgere tutta la cittadinanza con spettacoli ruotanti attorno all’universo del circo nel centro storico della città. La prima edizione del festival si è svolta nella giornata di sabato 22 novembre con spettacoli che si sono susseguiti tutto il pomeriggio in piazza S.Stefano in centro a Bologna e la sera con festa e musica ospitati all’interno del centro sociale XM24 di via fioravanti. Alcuni eventi collaterali sono stati svolti alcune giornate prima della stessa a scopo pubblicitario ed alcune settimane dopo.


CHI/COSA è IL BUSKERS PIRATA: buskers pirata come concetto aperto

Buskers Pirata è una manifestazione socio/politica organizzata in maniera autogestita, autonoma e autofinanziata che utilizza l’arma del teatro di strada, di circo e la musica per promuovere un messaggio e denunciare alcune realtà sul piano comunale e nazionale.
Nell’edizione dell’anno scorso il festival è stato gestito da artisti di strada, musicisti e circensi. Un gruppo di persone giovani che lavorano nel campo dell’arte in forma autonoma senza ricevere alcun sovvenzionamento o stipendio da parte del governo, comune o altre istituzioni di sorta.
Il buskers pirata ha una struttura organizzativa “orrizontale”, e non piramidale, ciò vuol dire che non vi sono capi, direttori artistici o presidenti ma che tutte le decisioni vengono prese insieme all’interno di assemblee “aperte” alle quali può partecipare chiunque, a Bologna, con frequenza settimanale.
Chiunque partecipa al festival lo fa in forma autonoma e senza percepire alcun compenso. Si lavora insieme in forma autogestita e l’intero festival è autofinanziato da una parte degli artisti stessi attraverso piccole manifestazioni collaterali, feste e spettacoli a offerta libera il quale ricavato viene versato per l’organizzazione dell’evento. Possiamo dire in un certo senso che è la cittadinanza stessa che paga per avere il festival tra le sue vie!!!
Busker Pirata ha un concetto operativo aperto: ciò vuol dire che chiunque può partecipare all’organizzazione o all’evento stesso proponendo spettacoli, performances o rendendosi disponibile anche semplicemente per dare una mano, non vi sono selezioni o limitazioni di alcun tipo, l’unica prerogativa è credere, agire e farsi quindi portatori di un messaggio plurilaterale che tocca diversi temi.


MESSAGGIO DEL BUSKERS PIRATA, TEMI E OBBIETTIVI
Negli ultimi anni, una politica sulla sicurezza falsa e ipocrita promossa dal governo Berlusconi e poi attuata sul territorio comunale ci ha fatto credere che aumentare il “controllo” da parte delle forze dell’ordine e limitare tutte quelle manifestazioni recanti “disturbo” per l’ordine e la quiete pubblica potesse rendere le città più sicure e meno violente. E’ stato così che presto abbiamo visto da una parte comparire militari tra le vie delle nostre città e dall’altra emettere ordinanze che fanno chiudere i locali o gli esercizi commerciali in anticipo, vietano di stare seduti o suonare nelle piazze delle città, di radunare grossi quantitativi di gente nei luoghi pubblici e che in generale limitano la libertà individuale e di espressione dei singoli cittadini.
Oltre a considerare questo tipo di politica concretamente sbagliato, siamo convinti che esso faccia parte per l’ennesima volta di uno schema più ampio teso da un governo che fonda il suo potere sul controllo dei media e sfrutta le paure e l’ignoranza delle persone per mantenere il suo controllo. Ci sembra evidente che una città sia molto più sicura se nelle sue vie e piazze è presente della gente anziché essere deserte.
Crediamo sia importante organizzare per le strade eventi, spettacoli e manifestazioni culturali che coinvolgano le fascie sociali “a rischio”, gli immigrati, le donne… e favoriscano la loro integrazione.
Questo festival è un segno dell’ intenzione di riappropiarci della nostra città, del nostro spazio urbano e pubblico. Vogliamo una città viva e colorata, vie piene di musica, spettacoli, eventi, e piazze luogo di scambio ed incontro fra le persone, giorno e notte che sia.
Piu giocolieri e meno militari!!!

Fin dalla sua nascita che si perde fra gli albori della storia, il circo è stato uno spettacolo in grado di coinvolgere e motivo di aggregazione fra le persone, proprio per la sua capacità di sorprendere ed entusiasmare tutti i tipi di pubblico.
Vogliamo che anche nel bel paese, dove negli ultimi anni abbiamo assistito alle più mostruose manipolazioni e scandali nel mondo televisivo e mediatico,

il teatro di strada ed il circo contemporaneo siano valorizzati e supportati, così come lo è maggiormente in Europa.

In Italia chi fa spettacolo di strada, cioè chi, in forma autonoma e su sua libera scelta effettua uno spettacolo “facendo cappello” (chiedere una libera offerta al pubblico) e che quidi, in un certo senso, svolge un’animazione pubblica gratuita ai cittadini, non è assolutamente tutelato dal punto di vista legislativo e assicurativo, e non riceve alcun compenso. Non vi è una vera e propria legge che vieta di potersi esibire, sono sempre però di più i comuni che adottano una linea “contro” l’arte di strada attraverso direttive comunali.
Vogliamo una nuova legislazione nazionale che permetta agli artisti di potersi esibire in tutti i comuni, e chiediamo a quei comuni particolarmente favorevoli all’arte di strada uno retribuzione fissa per gli artisti che faranno spettacolo con una dimostrata frequenza all’interno del comune stesso.

In Italia l’organizzazione dei principali Festival di teatro di strada e circo contemporaneo è gestita da una stretta cerchia di enti ed impresari, manager che hanno allacci con i comuni e le pro-loco e che detengono il potere decisionale e la direzione artistica sugli artisti che si andranno ad esibire.
Queste persone operano spesso con una logica capitalista per la quale l’evento organizzato deve riscuotere un certo tipo di successo agli occhi dei politici ed amministratori comunali, selezionando gli artisti invitati di anno in anno. Questo tipo di sistema va ha discapito degli artisti che vengono posti in una situazione competitiva fra loro e obbligati di anno in anno a creare spettacoli nuovi, spesso più commerciali, per poter restare sul mercato. Organizzando questo festival vogliamo denunciare questo sistema creando una breccia in esso, proponendo una manifestazione organizzata dagli artisti stessi, aperta a tutte le proposte, e rendendoci promotori noi stessi delle nostre creazioni artistiche senza dover passare da una selezione o un filtro di alcun tipo.



BUSKER PIRATA 2009 cosa c’è di nuovo
Dopo l’esperienza dell’anno scorso e l’esperienza data dagli errori commessi il Busker Pirata di quest’anno sarà allargato nelle due dimensioni spazio temporali svolgendosi principalmente in tre luoghi della città su tre giorni diversi: 13/14/15 novembre 2009.
Spettacoli e performances saranno svolti in piazza S.Stefano il pomeriggio del venerdi, il sabato nelle piccole vie del mercato dietro Piazza Maggiore, la domenica laboratori e spettacoli per bambini e famiglie nel parco del Dopo Lavoro Ferroviario in via Stalingrado. La compagnia Circo Paniko metterà a disposizione il suo tendone da circo per spettacoli, concerti e festa nelle serate di venerdì e sabato, e sarà montato all’interno del parco dell’Ex. Manifattura Tabacchi di Via Azzo Gardino. Azioni artistiche collaterali potranno essere svolte nelle vie centrali durante l’arco dei tre giorni.


Team Buskers Pirata.

















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